Amo scrivere, in modo totalmente anarchico, senza pressioni e senza scadenze.
Scrivo per lo più quando sono malinconica...

Social Network

Auguri Mamma!

La sua crostata ❤️

Febbraio 26, 2021.AliceChiara.20 Likes.0 Comments

Oggi è il compleanno della mia mamma ed è quasi un mese che la sua anima ha lasciato il corpo.

Avrebbe compiuto 62 anni.

Ci sono momenti in cui ancora non mi sembra vero, momenti in cui mi viene istintivo chiamarla.
Mi sembra di sentirla parlare e di vederla arrivare al cancellino, di sentire il suo profumo.

Io e mia madre avevamo un rapporto molto complesso, eravamo proprio il giorno e la notte.

Non conto i litigi furiosi, i momenti di forte incomprensione.

Col tempo, però, un po’ le cose si sono distese.
Io sono cresciuta, ho trovato un equilibrio (più o meno) e lei si è tranquillizzata.

Col senno di poi ho compreso che lei non aveva gli strumenti per capirmi, lei era stata cresciuta con determinati retaggi culturali, in una famiglia difficile, con l’idea che una donna ed una mamma dovessero essere in un determinato modo.

Ora che non c’è più scopro che invece mi stimava più di quanto immaginassi, e che anche se non capiva il mio modo di essere era orgogliosa di me.

Eppure il mio rapporto conflittuale con lei mi ha portata a lavorare tanto su di me e su quei nodi che spesso si tramandano di madre in figlia.

Mia madre era una donna buona che era rimasta un po’ bambina, a volte fin troppo innocente per questo mondo.

Il legame con la madre è qualcosa di viscerale, un legame profondo ed indissolubile che va oltre lo spazio, il tempo.

E anche oltre la morte.

Perché la madre ci porta dentro, crea uno spazio dentro di se per tenerci al sicuro, per crescere.

E lo fa anche dopo, quando non siamo più in lei.

Quando le hanno diagnosticato il cancro non avevo afferrato che il tempo non sarebbe stato molto, è stato tutto surreale, lo è ancora.

Per un po’ di tempo ho pensato che ce l’avrebbe fatta.

Uno degli ultimi giorni, quando ancora non mi rendevo conto che la fine era davvero vicina, le ho dato da mangiare.

L’ho imboccata come lei ha fatto con me mille volte quando ero piccola, spronandola a prenderne ancora un pochino.

Lei mi ha stretto il braccio e mi ha detto “Grazie”. E so che in quel preciso istante ci siamo perdonate tutto.

Non abbiamo mai parlato apertamente della signora morte, che sarebbe venuta a prenderla prima che il dolore diventasse insopportabile, che l’avrebbe presa mentre era sola, senza che nessuno le tenesse la mano.

Cerco di non pensare al finale ma di aggrapparmi ai momenti belli, alla mia bellissima infanzia spensierata.

Alle vacanze al mare, al sabato sera dedicato al cinema, al cucinare insieme.

Alla sua crostata.

Nel mio romanzo parlo di mia madre, del mio rapporto con lei e della sua fantastica crostata con la marmellata.

Era in assoluto il dolce che sapeva fare meglio.

Il ricordo del profumo che invadeva tutta la casa è uno dei migliori.

Spero che, un giorno, anche i miei figli si ricordino di me per un profumo buono.

I miei figli, che sono anche i tuoi.

Auguri mamma, buon compleanno.

Ovunque tu sia.

Vi lascio un estratto del mio romanzo e la ricetta della crostata.

Andate, e invadete la vostra vita di profumi indimenticabili ❤️

 

Era passato un mese da quando Viola si era chiusa alle spalle la porta della casa al lago

E degli eccessi.

In pochi giorni era riuscita a riprendere possesso di se, non aveva avuto ricadute ne voglia di averne.

La sua vita aveva ripreso una sorta di normalità.

La cosa chiara e netta che lei sentiva era sicuramente che stava meglio così.

Che vivere di giorno e nella luce le calzava meglio.

Quel giorno era a casa da sola.

I suoi erano partiti per recarsi qualche giorno al mare, nelle Marche, ma lei aveva deciso di non aggregarsi.

Il fratello, invece, avrebbe trascorso qualche giorno a casa di un amico, che aveva la piscina.

Viola era seduta in terrazza, immersa nel silenzio.

La maggior parte delle persone era partita per le vacanze estive, ed in paese regnava una pace quasi surreale, di cui le stava godendo moltissimo.

Prese un libro dallo scaffale.

“Ma si, perché non rileggere “Cime tempestose” per la quarta volta?”

Camminò verso la cucina, aveva deciso di farsi un caffè.

Il lampadario rosso a penzoloni era illuminato dal sole, e Viola notò che era pieno di polvere.

“Lo pulirò domani”

La mamma, prima di partire, le aveva preparato la sua meravigliosa crostata alla marmellata.

“Allora Viola, io te la preparo. Però, se la finisci e non sei troppo pigra, si prepara così:

Prendi 250 grammi di farina per dolci, ci metti un ovetto, la metà del peso della farina di burro. Idem per lo zucchero.

Se hai voglia ci grattugi anche della scorza di limone. Poi aggiungi un pizzico di sale e lavori il tutto, ma velocemente, perché la frolla meno la scaldi meglio è! Poi la avvolgi nella pellicola e la butti in frigo almeno un’ora prima di farci la crostata, tutto chiaro?”

Certo mamma, come se mi venisse mai voglia di accendere il forno in piena estate.

Il gorgoglio emesso dalla moka annunciò l’arrivo del caffè.

Yuppi!

Viola si tagliò una generosa fetta di crostata.

“Mmmmmh! La marmellata di fragole, adoro! Grazie mamma!”

Grazie mamma.

Alcune Foto

Created by www.gretatessarolo.com .© 2020 Alice Chiara Capponi. All Rights Reserved